La famiglia è un piccolo mondo, un sistema complesso perchè basato su vincoli affettivi e gerarchie.
La struttura interna di ogni famiglia si distingue per differenti stili educativi e regole che servono a mantenere stabilità e unità familiare in accordo con le convinzioni ideologiche personali di uno o entrambi i genitori.
Il conflitto o disagio familiare può insorgere per diversi motivi, spesso vi è la presenza di un figlio con problemi di comportamento, ribelle e oppositivo oppure una diagnosi di disturbo di Attenzione, Iperattività, della Condotta o Autismo che imprigiona la famiglia nel problema.
Il rapporto tra genitori e figli può diventare complesso e difficile da gestire, per mancanza di strumenti e conoscenze oppure per la ripetizione di schemi e tentate soluzioni che spesso, con le migliori intenzioni, producono gli effetti peggiori alimentando inconsapevolmente il problema.
Come risulta da numerose ricerche-intervento, i modelli di interazione e comunicazione sono parte essenziale della persistenza dei disturbi del bambino o adolescente. Anche quando la problematica sembra essere centrata solo sul figlio, i genitori e quindi tutto il sistema familiare hanno il grande potenziale di poter intervenire sinergicamente per riorientare il problema e costruire nuove strategie relazionali dal grande impatto trasformativo.
Su questi presupposti si basa l’intervento della Dott.ssa Viviana Usai orientato alla soluzione dei disagi presentati e non sull’etichettamento diagnostico. L’intervento terapeutico prevede la modificazione dei modelli di relazione familiare al fine di condurre sia i figli che presentano il disturbo sia i genitori a sbloccare le loro difficoltà e a creare una nuova realtà soddisfacente e libera dal disagio.
ADOLESCENZA
L’adolescenza è quel periodo della vita di un individuo nel quale egli non possiede ancora nè un corpo nè una mente ben definiti, e non è ancora autonomo nell’organizzare la sua esistenza.
E’ un’età resa difficile da diversi fattori interni al giovane: i cambiamenti corporei legati alla maturazione sessuale, gli sbalzi emotivi derivati dai cambiamenti ormonali che orientano affettivamente il ragazzo verso il gruppo dei pari e l’altro sesso, i cambiamenti cognitivi e la necessità di differenziarsi dalle figure autorevoli genitoriali così come la dipendenza che ancora lo tiene legato a loro.
L’adolescente è impegnato nella revisione dell’immagine di sè e nella definizione di una sua nuova posizione nel mondo. Questo processo richiede che egli si confronti con nuovi ostacoli o sfide interiori che lo porteranno a costruire una buona autostima e fiducia in sè stesso.
In questo periodo possono insorgere problemi nei rapporti con se stesso o con i genitori i quali, spesso, faticano a comprendere le origini del disagio e a gestirlo correttamente al fine di agevolare il ragazzo verso il suo naturale percorso di crescita.
E’ necessario in molti casi, per i genitori e la famiglia conflittuale, essere guidati a riorientare la rotta intervenendo sui modelli di comportamento che mantengono il problema e ad acquisire nuovi strumenti concreti utili a ristabilire gli specifici ruoli e riequilibrare il sistema familiare verso la comunicazione sana, il rispetto reciproco, la crezione di confini e regole utili al buon vivere.
QUANDO E’ UTILE UNA TERAPIA FAMILIARE:
- Famiglie con figli che presentano una diagnosi o disturbo del comportamento, di attenzione, della condotta
- Problemi di comunicazione, conflitti intergenerazionali, difficoltà nella gestione del proprio ruolo genitoriale
- Separazioni, lutti in famiglia
Se il figlio non intende intraprendere un percorso terapeutico è valutata la possibilità, in base al tipo di problematica presentata, un intervento sul figlio e anche in sua assenza, lavorando in maniera indiretta con i genitori.